Dicono di Gdue
Un mix di alghe contro iperglicemia e sovrappeso
Un mix di alghe contro iperglicemia e sovrappeso
Presentati i risultati di uno studio italiano su un nutraceutico che riduce il rischio cardiovascolare del 27% agendo sulla sindrome metabolica di cui soffre un italiano su cinque.
Un italiano su cinque soffre di sindrome metabolica ed ha quindi un rischio elevato di malattie come diabete, steatosi epatica (fegato grasso) e in genere patologie cardiovascolari. Alimentazione sregolata e poca attività fisica sono i principali imputati della maggior diffusione di questa sindrome.
Sindrome metabolica. Ne soffre 1 italiano su 5. Da un mix di alghe l’integratore contro l’iperglicemia
Sindrome metabolica. Ne soffre 1 italiano su 5. Da un mix di alghe l’integratore contro l’iperglicemia
Pubblicati sulla rivista Journal of Diabetes Research i risultati di un importante studio in condizioni di “real life”. Il nutraceutico Gdue riduce il rischio cardiovascolare del 27% agendo sulla riduzione di: peso, circonferenza vita, ipertensione, livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.
QUOTIDIANO SANITÀ
Dalle alghe marine un aiuto per abbassare la glicemia
Studio delle Università di Pavia e di Bologna, nella condizione del prediabete
Il pre-diabete è una condizione spesso sottovalutata sulla quale è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Uno studio tutto italiano, pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha dimostrato il ruolo del preparato nutraceutico originato dalle alghe marine Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus e cromo picolinato nel ridurre i livelli di glucosio e infiammatori nel sangue. La ricerca è stata condotta su 65 partecipanti da ricercatori dell’Università di Pavia e dell’Università di Bologna.
Sanità. Diabete, Università Pavia: in 30 anni raddoppiato numero di pazienti
La nutraceutica può contrastare l’epidemia di diabete che sta interessando il nostro Paese (e il resto d’Europa). In totale sono oltre 3 milioni e 200mila gli italiani colpiti dalla malattia e il loro numero risulta raddoppiato negli ultimi 30 anni. In particolare preoccupa la disglicemia (o pre-diabete), una condizione spesso sottovalutata sulla quale è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Uno studio tutto italiano, appena pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha dimostrato il ruolo del nutraceutico Gdue (originato dalle alghe marine Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus più cromo picolinato) nel ridurre i livelli di glucosio e infiammatori nel sangue. La ricerca e’ stata condotta su 65 partecipanti da un team di scienziati dell’Università di Pavia e dell’Università di Bologna.
Diabete: in 30 anni raddoppiato il numero di pazienti
La nutraceutica può contrastare l’epidemia di diabete che sta interessando il nostro Paese (e il resto d’Europa). In totale sono oltre 3 milioni e 200mila gli italiani colpiti dalla malattia e il loro numero risulta raddoppiato negli ultimi 30 anni. In particolare preoccupa la disglicemia (o pre-diabete), una condizione spesso sottovalutata sulla quale è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Uno studio tutto italiano, appena pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha dimostrato il ruolo del nutraceutico Gdue (originato dalle alghe marine Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus più cromo picolinato) nel ridurre i livelli di glucosio e infiammatori nel sangue. La ricerca e’ stata condotta su 65 partecipanti da un team di scienziati dell’Università di Pavia e dell’Università di Bologna.
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La nutraceutica può contrastare l’epidemia di diabete che sta interessando il nostro Paese (e il resto d’Europa). In totale sono oltre 3 milioni e 200mila gli italiani colpiti dalla malattia e il loro numero risulta raddoppiato negli ultimi 30 anni. In particolare preoccupa la disglicemia (o pre-diabete), una condizione spesso sottovalutata sulla quale è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Uno studio tutto italiano, appena pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha dimostrato il ruolo del nutraceutico Gdue (originato dalle alghe marine Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus più cromo picolinato) nel ridurre i livelli di glucosio e infiammatori nel sangue. La ricerca e’ stata condotta su 65 partecipanti da un team di scienziati dell’Università di Pavia e dell’Università di Bologna.